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Deliberazione della Giunta della Provincia Autonoma di Trento sulle linee guida in materia di interoperabilità dei sistemi informatici e di software Open Source.

Reg.delib.n. 1492
Prot. n. 20/2005

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE

O G G E T T O:
Linee guida in materia di interoperabilità dei sistemi informatici e di software Open Source.

Il giorno 15 Luglio 2005 ad ore 10:05 nella sala delle Sedute in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita

LA GIUNTA PROVINCIALE

sotto la presidenza del

PRESIDENTE

Lorenzo Dellai

Presenti:

ASSESSORI
Remo Andreolli
Marco Benedetti
Oliva Berasi
Ottorino Bressanini
Marta Dalmaso
Mauro Gilmozzi
Tiziano Mellarini
Franco Panizza
Tiziano Salvaterra
Gianluca Salvatori

Assenti:
Margherita Cogo
Silvano Grisenti

Assiste:
IL DIRIGENTE
Marco Moreschini

Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta

Il relatore comunica:

Il Programma di sviluppo provinciale per la XII legislatura approvato dalla Giunta provinciale nel 2002, e tuttora in vigore, individua, fra le azioni strategiche per la modernizzazione del Trentino, uno specifico progetto intersettoriale finalizzato a stimolare l'adozione di tecnologie di rete e a promuovere la partecipazione da parte di tutte le componenti del tessuto socio-economico provinciale alla “Società dell'informazione (e – society)”.

Tale progetto assume un significato particolarmente strategico, perché intende, da un lato, promuovere la diffusione del commercio elettronico e di altre forme di interazione telematica fra le imprese, favorendo il rinnovamento e l’apertura del sistema economico trentino e, dall’altro, favorire lo sviluppo di interazioni telematiche della Pubblica Amministrazione con le imprese e i cittadini, migliorando l’efficienza delle istituzioni.

Nel maggio del 2004, la Giunta provinciale ha provveduto a ridefinire il Comitato Tecnico di esperti per l’e-Society nella composizione e nelle funzioni, individuandolo come la sede più opportuna per gli approfondimenti necessari ai fini della stesura del documento progettuale da parte dell’organismo a ciò deputato, sia per il successivo monitoraggio delle iniziative.

La Giunta provinciale ha approvato in data 15 ottobre 2004, con la deliberazione n. 2390, il Progetto “La Società dell’informazione” (e-society), che delinea le articolazioni essenziali del Progetto individuando gli interventi e le iniziative da porre in essere per attuarlo.

Nella seconda parte del documento di progetto approvato, dedicata al programma di attuazione dello stesso, tra le raccomandazioni di ordine generale, tese a favorire il coordinamento fra i progetti legati all’e-Society, e fra questi ultimi e le azioni che investono altre sfere di attività , sono riportate quelle in materia di interoperabilità e Open Source.

E’ inoltre previsto, nell’ultima parte del documento, relativa alla definizione dei criteri, dell’organizzazione e delle modalità con cui assicurare nel tempo l’attuazione del Progetto ed un suo efficace monitoraggio, che il Comitato Tecnico di esperti per l’e-Society possa promuovere, al suo interno, limitatamente ad aspetti di rilievo e/o di complessità tecnica, la costituzione di “tavoli tecnici”, con il compito di discutere, condividere e produrre proposte di normativa su argomenti specifici, ovvero valutare esperienze pilota che meritino di divenire “modelli” tecnologici e organizzativi applicabili su larga scala nel territorio provinciale.

In base alla richiamata disposizione, è stato creato, nell’ambito del Comitato Tecnico di esperti per l’e-Society, un tavolo tecnico, che ha approfondito e discusso la tematica relativa all’interoperabilità dei sistemi informatici e al software Open Source e che ha predisposto, al termine dei lavori, una relazione finale con l’individuazione di alcune raccomandazioni in materia, contenenti, tra l’altro, alcuni riferimenti al Codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. L’elaborato e le citate raccomandazioni prodotti dal tavolo tecnico sono stati approvati dal Comitato Tecnico di esperti per l’e-Society.

Sulla base del lavoro svolto dal tavolo tecnico in materia di interoperabilità dei sistemi informatici e di software Open Source, si possono individuare le seguenti linee guida, che si propone di approvare:

a) che la Pubblica Amministrazione, in armonia col Codice dell'amministrazione digitale (in particolare, Art. 12, 14 e 68), nelle comunicazioni
- interne: privilegi l'adozione di formati di dati aperti;
- esterne: garantisca l'adozione (pur non esclusiva) di formati dati aperti;

b) che i progetti e servizi che saranno sviluppati sulla nascente infrastruttura della Società dell'Informazione raccolgano e valorizzino i principi dell'interoperabilità e della cultura del Software Libero e a Sorgente Aperto;

c) che le esigenze e le soluzioni relative all'interoperabilità nella Pubblica Amministrazione vengano adeguatamente riconosciute, raccolte e presidiate;

d) che la Provincia Autonoma di Trento continui a promuovere e sostenga attivamente iniziative finalizzate all'alfabetizzazione, alla diffusione e all'impiego consapevole di tecnologie informatiche che siano basate su strumenti e standard aperti. Più in particolare, che le strutture preposte alla valutazione dei progetti di formazione informatica promuovano e incentivino il completamento dell'offerta formativa anche sull'uso di ambienti aperti ed interoperabili;

e) che i principi di accessibilità e di non-esclusione vengano affermati attraverso specifiche iniziative – anche a carattere normativo – che privilegino l'adesione a standard di accessibilità internazionalmente riconosciuti;

f) che venga costituito un centro di competenza per il Software Libero e a Codice Aperto, col mandato di studiare il fenomeno e di supportarne la conoscenza e l'adozione presso la Pubblica Amministrazione, gli operatori, i decisori ed – in generale – gli utenti di servizi informatici nella Provincia di Trento;

g) che venga promossa e sostenuta la "cultura della licenza d'uso", in altri termini la consapevolezza della rilevanza della licenza e la necessità che essa costituisca una componente determinante nella definizione dei rapporti contrattuali tra la Pubblica Amministrazione e i fornitori di servizio, ai fini di maggiore trasparenza, equità , comprensione dei ruoli, come dei diritti ed obblighi reciproci;

h) che, in relazione al punto precedente, vengano attivate nella Pubblica Amministrazione specifiche iniziative volte all'acquisizione ed adeguamento delle conoscenze, al monitoraggio dell'evoluzione e dei processi di razionalizzazione relativi alle licenze d'uso del software come delle opere d'ingegno in generale; che si adottino preferibilmente le licenze risultanti da tali processi e movimenti internazionali;

i) che, nello spirito di una tale cultura, come del Codice dell'amministrazione digitale (Art. 69), vengano studiate e definite le condizioni sotto le quali il software prodotto da o per conto della Pubblica Amministrazione sia da considerarsi ”bene pubblico” tutelato da appropriata licenza d'uso;

l) che vengano realizzate iniziative che incentivino, nel tessuto locale, l'adozione di modelli di sviluppo basati su Software Libero o a Codice Aperto, in particolare in relazione al riutilizzo del software ed all'accrescimento delle competenze interne alla Pubblica Amministrazione.

Ciò premesso,

LA GIUNTA PROVINCIALE

- udita la relazione;
- visti gli atti citati in premessa;
- a voti unanimi espressi nelle forme di legge;

delibera

di approvare le seguenti linee guida in materia di interoperabilità dei sistemi informatici e di software Open Source:

a) che la Pubblica Amministrazione, in armonia col Codice dell'amministrazione digitale (in particolare, Art. 12, 14 e 68), nelle comunicazioni
- interne: privilegi l'adozione di formati di dati aperti;
- esterne: garantisca l'adozione (pur non esclusiva) di formati dati aperti;

b) che i progetti e servizi che saranno sviluppati sulla nascente infrastruttura della Società dell'Informazione raccolgano e valorizzino i principi dell'interoperabilità e della cultura del Software Libero e a Sorgente Aperto;

c) che le esigenze e le soluzioni relative all'interoperabilità nella Pubblica Amministrazione vengano adeguatamente riconosciute, raccolte e presidiate;

d) che la Provincia Autonoma di Trento continui a promuovere e sostenga attivamente iniziative finalizzate all'alfabetizzazione, alla diffusione e all'impiego consapevole di tecnologie informatiche che siano basate su strumenti e standard aperti. Più in particolare, che le strutture preposte alla valutazione dei progetti di formazione informatica promuovano e incentivino il completamento dell'offerta formativa anche sull'uso di ambienti aperti ed interoperabili;

e) che i principi di accessibilità e di non-esclusione vengano affermati attraverso specifiche iniziative – anche a carattere normativo – che privilegino l'adesione a standard di accessibilità internazionalmente riconosciuti;

f) che venga costituito un centro di competenza per il Software Libero e a Codice Aperto, col mandato di studiare il fenomeno e di supportarne la conoscenza e l'adozione presso la Pubblica Amministrazione, gli operatori, i decisori ed – in generale – gli utenti di servizi informatici nella Provincia di Trento;

g) che venga promossa e sostenuta la "cultura della licenza d'uso", in altri termini la consapevolezza della rilevanza della licenza e la necessità che essa costituisca una componente determinante nella definizione dei rapporti contrattuali tra la Pubblica Amministrazione e i fornitori di servizio, ai fini di maggiore trasparenza, equità , comprensione dei ruoli, come dei diritti ed obblighi reciproci;

h) che, in relazione al punto precedente, vengano attivate nella Pubblica Amministrazione specifiche iniziative volte all'acquisizione ed adeguamento delle conoscenze, al monitoraggio dell'evoluzione e dei processi di razionalizzazione relativi alle licenze d'uso del software come delle opere d'ingegno in generale; che si adottino preferibilmente le licenze risultanti da tali processi e movimenti internazionali;

i) che, nello spirito di una tale cultura, come del Codice dell'amministrazione digitale (Art. 69), vengano studiate e definite le condizioni sotto le quali il software prodotto da o per conto della Pubblica Amministrazione sia da considerarsi ”bene pubblico” tutelato da appropriata licenza d'uso;

l) che vengano realizzate iniziative che incentivino, nel tessuto locale, l'adozione di modelli di sviluppo basati su Software Libero o a Codice Aperto, in particolare in relazione al riutilizzo del software ed all'accrescimento delle competenze interne alla Pubblica Amministrazione.

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